Mi piace molto dare nuova vita alle donne degli anni cinquanta. Ma quello che mi piace di più è farle parlare attraverso una voce contemporanea, moderna: sono convinta che l'innocenza che traspare dalle immagini sia autentica e non mediata, tuttavia mi piace andare oltre ciò che vedo, e dare forza al loro pensiero.
Molte persone, nel vedere i miei lavori e le frasi che scelgo, mi chiedono, vogliono sapere di più, scavano dietro le apparenti contraddizioni che a volte i collage scaturiscono: ed io rispondo potenziandole queste contraddizioni, unendo gli opposti, accelerando una sintesi.
Le immagini femminili dei miei collage provengono da un'epoca in cui la posizione delle donne era stare dietro le quinte.
Poi c'è stato il sacrosanto femminismo con i suoi eccessi e le sue lodevoli conquiste.
Ed oggi?
Oggi a me piace tornare ad un momento storico in cui la donna era realmente forte, tenace, creatrice e fattrice della società, ma senza le odiate discriminazioni.
Una donna che non ha timore di mostrare il suo romanticismo.
Una donna che non deve inseguire la giovinezza a tutti i costi per sentirsi bella.
Credo che sia di una donna così che l'uomo possa cominciare ad avere timore...